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CINEMA E ARCHEOLOGIA

è un evento organizzato dalla “Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica” di Licodia Eubea in collaborazione con la società Fine Art Produzioni che ha prodotto, tra il 2010 e il 2019 i cinque film che vengono presentati nel corso di questa rassegna cinematografica che si svolge interamente in streaming sulla piattaforma StreamCult dal 26 dicembre 2020 al 5 gennaio 2021.

 

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L’Eremo di Santa Febronia. I luoghi, il culto, la memoria.
Sabato 26 dicembre, ore 21:30

“Visitai   poi   l’Eremo   di   Santa   Febronia.   Essa   subì   un   martirio   più   crudele   di   qualsiasi   altra   santa.   Ebbe   gli   occhi cavati, i   denti   strappati, le   mammelle   tagliate; fu   squarciata   sotto   una   ruota   munita   di   lame   taglienti;   lapidata, bollita,   arrostita   e   infine   bruciata   come   tanti   altri   santi   e   sante.   Non   ebbi   nulla   da   opporre   agli   eremiti   che   mi raccontavano   queste   sofferenze   piangendo”.   (J.   Houel).   Il   culto   di   una   santa   dalle   origini   orientali, la   devozione della   gente   che   ancora   oggi   ne   celebra   la   memoria, fanno   da   cornice   all’area   archeologica   delle   Coste   di   Santa Febronia.   L’eremo   rupestre, la   sua   collocazione   topografica, tra   la   Piana   di   Catania   e   l’ultima   propaggine   dei Monti   Iblei, la   ricca   stratificazione   cronologica, rendono   questo   luogo   uno   dei   più   suggestivi   e   misteriosi   della Sicilia.

Produzione: Fine Art Produzioni
Anno di produzione: 2010
Regia: Lorenzo Daniele
Riprese e Fotografia: Mauro Italia
Musiche: Claudio Bennardo
Consulenza scientifica: Archeorama – Amedit – Alessandra Cilio
Durata: 27 minuti

Occhiolà

Occhiolà, un presepe dei monti Erei
Domenica 27 dicembre, ore 21:30

“Gennaio   1693.   Uno   dei   più   violenti   sismi   della   storia   si   abbatte   sulla   Sicilia   sud-orientale.   La   terra   si   squarcia   e inghiotte    tutto, nel    Val    di    Noto: persone, case,  interi    paesi.    Tra    questi    anche    Occhiolà, borgo    contadino dell’entroterra   catanese, alle   pendici   dei   Monti   Erei.   Tre   secoli   dopo   la   ricerca   archeologica   mette   in   luce   i   resti   di quel   luogo, scoprendo   tra   le   macerie   e   i   detriti   le   tracce   di   una   vita   interrotta.   Tra   i   reperti, un   piccolo   presepe modellato   a   mano, sigillo   dell’ultimo   palpito   di   vita   del   villaggio.   Chi   ha   plasmato   quelle   statuette, chi   le   ha possedute?   Un   viaggio   a   ritroso   nel   tempo, ambientato   in   una   vivace   Occhiolà, tra   case, vie   tortuose   e   chiese sovrastate   da   un   castello   medievale.   Una   storia   le   cui   origini   si   perdono   in   un   passato   lontano, in   cui   Greci   e Indigeni   assumono   la   fisionomia   del   mito   agli   occhi   di   un   carusu   e   del   vecchio   ceramista   suo   maestro, che   gli racconta   di   statue   fatte   con   il   fango, bellissime   e   sorridenti, di   morti   ‘mmucciati   dentro   alle   giarre, di   gloriosi antenati.

Produzione: Fine Art Produzioni in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Catania
Anno di produzione: 2011
Regia: Lorenzo Daniele
Riprese e Fotografia: Mauro Italia
Musiche: Giuseppe Severini – Carmelo Siciliano Consulenza scientifica: Massimo Frasca – Andrea Patanè – Marco Camera – Alessandra Cilio
Durata: 35 minuti

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Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita
Mercoledì 30 dicembre, ore 21:30

“Anni   Sessanta: la   Libia   cambiava   pelle   in   quegli   anni.   Modernità   e   tradizione   si   misuravano, si   scontravano.   Un mondo   si   trasformava   e   io   avevo   il   privilegio   di   esserne   testimone.   Ogni   giorno   mi   regalava   un   tassello   nuovo   su cui   riflettere.   Imparai   a   guardare   la   realtà   in   cui   mi   muovevo   senza   giudicare, senza   pormi   sul   terreno   di   una diversità   dichiarata.   Appresi   molto   dalle   persone   più   disparate.”   La   Libia   di   ieri, quella   di   oggi, filtrata   attraverso   i ricordi di uno dei più grandi protagonisti dell’archeologia mediterranea, il professore Antonino Di Vita”.

Produzione: Università degli Studi di Macerata e Fine Art Produzioni Srl
Anno di produzione: 2014
Regia: Lorenzo Daniele
Soggetto: Maria Antonietta Rizzo, Alessandra Cilio, Lorenzo Daniele
Fotografia e montaggio: Mauro Italia
Musiche: Saro Tribastone
Durata: 31 minuti

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Tà gynaikeia. Cose di donne.
Sabato 2 gennaio, ore 21:30

Una fotografa palermitana, una vitivinicoltrice del ragusano,  una anziana donna  dell’entroterra ennese, una scrittrice   di   romanzi   dell’agrigentino,   una   giovane   archeologa   gelese,   una   famosa   attrice   catanese.   Cosa   lega queste   figure   tra   loro?   Il   fatto   di   essere   donne.   E   quello   di   essere   siciliane.   I   loro   racconti   sono   frammenti   di un’unica   storia, che   porta   con   sé   un’eredità   comune, quella   della   Sicilia, terra   ‘femmina’   per   eccellenza.   Lo testimonia   la   grande   varietà   di   miti, leggende   e   culti   legati   alle   donne, che   nel   tempo   si   sono   avvicendati   e   in parte    sovrapposti, divenendo    elemento    di    coesione    per    tutte    quelle    popolazioni    che    hanno    occupato    e continuano ad occupare quest’isola.

Produzione: Fine Art Produzioni srl
Durata: 52   minuti
Anno   di produzione: 2015
Regia: Lorenzo   Daniele  
Fotografia: Vittorio   Daniele, Mauro   Italia
Riprese   e   montaggio: Mauro   Italia
Musiche: Saro Tribastone,   Marilena  Fede

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Sicilia Grand Tour 2.0
Martedi 5 gennaio, ore 21:30

Giorgio, giovane studente universitario, trova in biblioteca dei vecchi volumi: sono pieni di carte, schizzi e disegni. Sono piene di storie. Il ragazzo è talmente affascinato dal racconto che Jean Houel, architetto francese del XVIII secolo, riesce a tessere della Sicilia, che decide di esplorare quest’isola, facendo del “Voyage pittoresque de Isle de Sicilie de Malte de Lipari” la sua guida. Scoprirà così che le parole di Houel, che definiva la Sicilia “il luogo più curioso dell’universo”, sono ancora oggi veritiere.
A rendere l’esperienza unica e contemporanea, l’incontro con la gente del luogo, che offre al ragazzo la possibilità di osservare posti e fenomeni da angolature differenti, cogliendone tutte le sfaccettature.

Produzione: Fine Art Produzioni srl
Durata: 90 minuti
Anno di produzione: 2019
Scritto da: Alessandra Cilio
Regia: Giorgio Italia
Fotografia e montaggio: Mauro Italia